Ritrovare la libertà è uscire dalle tenebre e indugiare storditi, gli occhi feriti dalla luce del giorno. E’ avere passi incerti e non trovare una direzione, la schiena inesorabilmente piegata. Ritrovare la libertà è paura dello spazio, dell’orizzonte infinito. L’aver troppo sofferto la prigionia, a poco a poco, cancella perfino il desiderio di libertà, ne annulla
il bisogno.

Ma proprio la libertà è l’unico bene che ci consente di godere di ogni altro bene. Non la si può spiegare, la si può soltanto respirare e, come l’aria, rimpiangerla quando non c’è più. Alla libertà agognata, perduta e mai abbastanza riconquistata, alla riscoperta dell’infinito spazio dei sensi, alla liberazione dalla prigionia e dalle tenebre è dedicato questo concerto.
Accanto a Fidelio ecco comparire, ignaro di tutte le speculazioni, un eroe suo malgrado della contemporaneità: M49, l’orso ribelle e indomito capace di sfuggire con astuzia e coraggio alle reti e alle prigioni, alle tutele e ai monitoraggi degli uomini. Destinato alla sconfitta, naturalmente, e catturato per la terza volta dopo una fuga durata la scorsa estate oltre un mese, all’orso come a un vero eroe romantico vogliamo offrire in questo concerto un piccolo omaggio.

Per lui, almeno per lui, l’onore delle armi.

 

Ecco a voi la più grande adunata e il più spettacolare carosello delle specie animali. L’umanizzazione di ogni animale convocato per il Carnevale, l’identificazione di molti personaggi con particolari strumenti musicali, l’incontro fra musica e parola, fra gesto e immaginazione, danno vita a una sorta di grande olimpiade del mondo animale.

Camille Saint-Saëns compone questo lavoro a Vienna nel 1886 con l’intento di conservarne il ruolo di divertimento privato, tassativamente senza esecuzioni pubbliche e senza edizioni a stampa: probabilmente l’autore temeva il risentimento di molte “categorie” di musicisti ridicolizzati in questa musica.

Il segreto del successo di questa composizione dipende probabilmente dalla molteplicità dei livelli di lettura che offre. Può essere infatti recepita come un puro divertimento esplorativo, e in quanto tale adatta e molto apprezzata anche dal mondo dell’infanzia; al tempo stesso, però, la satira corrosiva e tagliente che la pervade, rivolta all’ambiente musicale e alla società francese dell’epoca (ma anche un po’ alla nostra), ancora oggi continua ad affascinare il pubblico più consapevole.

In questa occasione l’ Orchestra Sinfonica del Lario intreccia la musica con la voce e la presenza di Christian Poggioni sotto la direzione di Pierangelo Gelmini.

 

https://www.teatrosanteodoro.it/evento/il-carnevale-degli-animali/

 

 

beethoven.cam

Chiara Nicora pianoforte

Silvia Tuja flauto

Laura Riccardi violino

Elisabetta Soresina violoncello

 

W.A.Mozart/J.N. Hummel Concerto per pianoforte KV 466

W.A.Mozart/J.N.Hummel Sinfonia KV 385 “Haffner”

 

Con la stagione 2021-22 il progetto beethoven.cam e l’omonimo ensemble, concluso il ciclo dedicato alle Sinfonie di Beethoven, iniziano l’esplorazione di nuovi territori. Ancora una volta sul palcoscenico del Teatro San Teodoro si potranno ascoltare le trascrizioni per pianoforte, flauto, violino e violoncello di Hummel, di grande valore e di rarissima esecuzione; protagoniste saranno in questa occasione due opere di W.A. Mozart: il primo dei concerti per pianoforte e orchestra di Mozart che Hummel trascrisse, e la Sinfonia “Haffner”, pubblicata insieme alla Linz nel 1824.

Johann Nepomuk Hummel, come compositore, fu forse un Mozart mancato, ma come virtuoso della tastiera superò il maestro, e proprio attraverso il virtuosismo pianistico si fece testimone e divulgatore della tradizione del concerto per strumento solista da un lato e del grande repertorio sinfonico dall’altro; la sua versione del Concerto KV 466, con cadenze originali, non potrà che suscitare l’interesse del pubblico: lungi dall’esserne una semplice riduzione, rappresenta piuttosto una lettura “aggiornata” ma fedele del testo mozartiano.

 




 

I concerti sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito

www.estatecanturina.it

Per ulteriori informazioni Ufficio Cultura – Tel. 031717 (dal lunedì al venerdì – 10-13)


				


a-cello-tale

 

La musica rappresenta, forse più di ogni altra arte, il simbolo di quella rinascita che tutti auspichiamo. Perché la musica, che sulla carta può apparire morta, ad ogni esecuzione rinasce, prende forma e vive grazie ai suoi interpreti.

Per questa simbolica ma significativa riapertura al pubblico del Teatro San Teodoro, l’Accademia Orchestrale del Lario ha scelto di affidare a due giovanissime e talentuose musiciste della sua Orchestra il ruolo di testimoni, testimoni del desiderio di impegnarsi, di lavorare e di credere nel presente e nel futuro.

Francesca Bosisio e Victoria Saldarini, con i loro violoncelli, racconteranno la loro passione per la musica in un costante dialogo fra l’interprete e il passato che si fa presente, in una fiduciosa prospettiva di futuro.

Per partecipare alle iniziative è obbligatorio acquistare il biglietto sul sito del Teatro alla pagina https://www.teatrosanteodoro.it/evento/a-cello-tale