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Ninfe, Parche, Amazzoni, Satiri, Ondine, Femmes fatales, Sirene…

Miraggi, miti, realtà…

Quante creature dei sogni e dell’immaginazione hanno trascinato le emozioni degli artisti sulle vette e negli abissi della creatività più intensa e più feconda!

Secondo l’antica tradizione a un uomo solo è concesso di ascoltare il canto irresistibile delle sirene, solo l’uomo eletto, il più illustre, l’invincibile può udirne e comprenderne i suoni.

A tutti gli altri, ai rematori e ai comuni marinai è consentito, per la loro incolumità, di transitare con le orecchie chiuse dalla cera, al riparo dalle curiosità pericolose, dalle insopportabili turbolenze della seduzione. Pochissimi hanno osato aprirsi all’ascolto per udire finalmente il canto delle sirene e provare a capirne i significati senza dover soccombere.

A questo desiderio di apertura e di comprensione è dedicata la stagione 23 -24 dell’Accademia Orchestrale del Lario al Teatro San Teodoro.

Il percorso di concerti ci condurrà metaforicamente attraverso le isole di Calipso e Circe, alle dimore di Nausicaa e Penelope… di Sirena in Sirena avvicinando e comprendendo la lingua di ognuna, l’essenza di ogni simbolo.

Così le grandi vette della musica, da Beethoven a Prokof’ev, Liszt, Wagner, Mozart, Puccini…. liberate dalla soggezione delle foschie e delle ombre notturne di-spiegheranno la loro immensa bellezza anche ai nostri occhi di marinai.

Così le temibili sirene diverranno finalmente familiari, amiche… spiegate.